I macinapepe (chiamati anche macinini del pepe) nascono verso la metà dell’Ottocento grazie all’ingegno dei fratelli Peugeot. Il loro meccanismo di funzionamento è molto simile a quello del macinasale o del macinacaffè. I grani del pepe vengono sminuzzati da delle ruote taglienti poste all’interno di un contenitore: il pepe entrando in contatto con queste lame verrà sminuzzato e ridotto in polvere.
E’ importante dunque la macinatura sul momento per preservare tutte le proprietà olfattive, aromatiche e gustative del pepe. Se compriamo il pepe già in polvere al supermercato avremo sì il vantaggio di spendere poco e di non dover far niente per macinarlo essendo già pronto, ma andremo a tradire l’essenza stessa di questa spezia caratterizzata dal sapore piccante e deciso.
Ed è perciò fondamentale usare un macinapepe, sia manuale che elettrico, se vogliamo mantenere il gusto e l’aroma del pepe senza alterarli. Ci permette poi di poter scegliere il tipo di macinatura: da quella più delicata a quella più grezza. Infatti ogni pietanza e ogni palato richiedono una certa dose di pepe: ci sono piatti ad esempio in cui il pepe deve essere più presente (pensiamo alla pasta alla carbonara) e piatti in cui bisogna andarci piano per non offuscare gli altri sapori e non adombrare le altre spezie (come può accadere ad esempio in una zuppa). Ci sono persone che amano i sapori più forti e quelle persone alle quali basta quel poco di pepe in più per non apprezzare più il pasto.
Insomma, il dosaggio del pepe è una vera e propria arte quindi bisogna munirsi dello strumento giusto per cimentarsi.
Come funziona un macinapepe e quanto costa
Come già anticipato, i macinapepe possono essere manuali e a batteria.
Il loro funzionamento di base è lo stesso: sono costituiti da dei contenitori (solitamente trasparenti in modo da poter vedere la quantità di grani inserita e che rimane ancora da macinare) di forma allungata in quanto più maneggevoli al cui interno viene inserito il pepe in grani tramite la parte superiore che è smontabile.
C’è da dire poi che la presenza di questa sorta di tappo è molto importante perchè preserva il pepe dall’umidità e dagli agenti esterni e, in questo modo, consente di conservarne l’aroma originale il più a lungo possibile.
All’interno del contenitore del macinapepe ci sono quelle due lame taglienti accennate all’inizio che servono per macinare il pepe. All’estremità inferiore ci sarà una sorta di membrana forata dalla quale uscirà il pepe. Grazie a delle piastre intercambiabili o semplicemente tramite una piccola manopola girevole, sarà possibile regolare a proprio piacimento la macinatura del pepe.
Se il modello è manuale, allora dovremo mettere noi “in contatto” le ruote con i grani di pepe girando il corpo del macinapepe. Se invece il modello è a batteria, basterà premere un tasto.
I materiali delle lame possono essere ceramica, nylon, zinco, acciaio mentre i contenitori possono essere in legno, vetro, plastica, acciaio.
I prezzi variano ma, in linea generale, il range di prezzi va dai 6 ai 40 euro. Un buon modello sia elettrico che manuale costa sui 15-20 euro.
Esistono molte marche che li producono: Alessi, Peugeot, Aicok, ILSA, Foxas.
Come tenere puliti i nostri macinapepe
Ma come facciamo a mantenere puliti e durevoli nel tempo i nostri macinapepe?
Niente paura: tutti i modelli di macinapepe sono facili da pulire in linea generale. Basta usare un panno umido per pulire al meglio le lame senza rovinarle e lavare bene il contenitore, preferibilmente con solo acqua e niente detersivo in modo da non alterare il sapore e l’aroma del pepe che andremo a inserire le prossime volte.
E’ importante infatti per il pepe, ma in realtà vale per tutte le spezie, che non vengano alterate le loro proprietà, altrimenti è come se il loro scopo di condimento venisse meno.
La pulizia e la manutenzione dipende molto dal materiale del nostro macinapepe: se avremo a che fare con il legno, allora dobbiamo limitarci al panno umido per pulirlo e tenerlo poi conservato in luoghi asciutti. Se invece il nostro sarà un modello in acciaio allora potremo azzardare una pulizia più intensiva con il detersivo per i piatti e acqua (questo vale solo per il contenitore perchè le lame vanno in ogni caso pulite a parte con il solo uso di un panno umido).
In ogni caso è sconsigliato il lavaggio in lavastoviglie perchè potrebbe danneggiare le lame.
Conclusioni
Prendersi cura del proprio macinapepe è molto semplice e poco impegnativo. Basta solo prestare attenzione ai suoi diversi componenti: contenitore e lame. Come abbiamo visto, il contenitore è facile da pulire mentre le lame hanno bisogno di qualche accorgimento in più.
Le lame sono le responsabili del processo di macinazione e quindi sono, allo stesso tempo, la parte più forte e più delicata del macinapepe: dipende tutto da loro. Quindi è nostro dovere prendercene cura e far sì che l’essenza del pepe continui a preservarsi per i nostri piatti futuri.