Hai problemi con il tuo macinapepe? Non macina più o non macina bene? Vediamo assieme le caratteristiche del macinapepe, capiamo com’è fatto in modo da capire qual è la problematica e se si può risolvere.
Innanzitutto parliamo del pepe, del re delle spezie che è alla base dell’acquisto di un macinapepe.
Nativo dell’India, il pepe è una spezia che appartiene alla famiglia delle Piperacee: è dalla pianta più importante di questa famiglia, il Piper nigrum, che vengono ricavata le diverse tipologia di pepe (pepe verde, pepe bianco, pepe nero). A seconda del procedimento di lavorazione, avremo un tipo di pepe differente.
Ad esempio il pepe nero, la tipologia di pepe più diffusa, viene prodotto dal frutto acerbo della pianta il quale, dopo essere stato sbollentato, viene messo ad essiccare al sole per circa 10 giorni. Durante l’essiccamento, i frutti iniziano a rinsecchirsi e a disidratarsi e, infine, assumeranno un colore nero dovuto alla rottura della polpa. Spesso, quando viene ridotto in polvere, il pepe nero assume una colorazione grigiastra dovuta al nero della polpa che si è essiccata e al bianco del seme.
Il pepe nero viene usato per ogni tipo di portata: dall’antipasto, al primo, al secondo, al contorno. Addirittura nel dessert può essere utilizzato. Esistono i biscotti al pepe, i semifreddi, la torta al cioccolato fondente, pepe e pere, oppure i tartufi al cioccolato e pepe. Ma questi sono solo degli esempi perchè ne esistono altre ancora di ricette!
E’ per questo che è fondamentale poter dosare al meglio il pepe e poterne mantenere al più a lungo possibile l’aroma e il sapore piccantino (dovuto alla presenza dell’alcaloide piperina).
Meccanismo del macinapepe: come funziona
Nato verso la metà dell’Ottocento in Francia dal genio dei fratelli Peugeot, il macinapepe (detto anche macinino del pepe) ha un meccanismo simile a quello del macinasale e del macinacaffè. E’ un piccolo utensile domestico in varie forme, dimensioni e materiali che ci permette di polverizzare i grani del pepe e di regolare la loro macinatura dal livello più fine a quello più grossolano.
Il macinapepe funziona così:
- svitiamo il tappo superiore per inserire i granelli di pepe
- richiudiamo il tappo e lo chiudiamo per bene
- regoliamo la manopola che si troverà nella parte inferiore e la impostiamo, girandola, sul grado di macinatura che ci interessa
- se il nostro è un modello elettrico, andremo semplicemente a premere il tasto di accensione
- se il nostro è un modello manuale, dovremo ruotare con entrambe le mani la parte inferiore del contenitore
Il punto 4 e il punto 5 sono importantissimi perchè, sia per forza elettrica che per forza manuale, inducono le lame che sono presenti all’interno del contenitore del macinapepe ad entrare in contatto con i grani del pepe e così a sminuzzarli e ridurli in polvere.
Grazie ai fori presenti nell’estremità inferiore, il pepe potrà essere distribuito sui piatti a proprio piacimento.
Il contenitore del macinapepe può essere in vario materiale: acciaio, vetro, plastica, legno, mentre le lame possono essere in zinco, nylon, alluminio, acciaio e ceramica.
Sia il modello manuale che quello elettrico sono ottime soluzioni per avere il pepe macinato all’occorrenza e con tutte le su proprietà gustative e olfattive preservate. Il costo è piuttosto contenuto (un buon modello costa sui 15-20 euro) e troviamo marche di tutti i tipi (citiamo la Kesper, la Guzzini, la Peugeot, la ILSA).
Manutenzione e riparazione del macinapepe
Come abbiamo visto, i macinapepe vengono realizzati con diversi materiali. In linea di massima la regola per tenerli puliti e farli durare il più a lungo possibile è questa: non usare detersivo per i piatti nè riporli in lavastoviglie ma passare semplicemente un panno umido sulle lame e pulire bene sotto l’acqua il contenitore. Se poi il materiale sarò il legno, bisognerà assicurarsi di averlo asciugato bene e tenerlo in luoghi asciutti e assolutamente non umidi.
Se però, nonostante le nostre cure e attenzioni, il nostro macinapepe inizia a non funzionare più bene a a darci dei problemi, dobbiamo fare un bel respiro e capire se si può risolvere da soli.
Le cause del malfunzionamento possono essere varie. Prima di tutto, se il vostro è un modello elettrico, assicuratevi che non si siano semplicemente scaricate le pile. Provate a toglierle e a rimetterle e vedete se succede qualcosa. Altrimenti provate a metterne di nuove. Se il problema persiste, conviene recarsi in un negozio di elettrodomestici e chiedere assistenza: si tratta pur sempre di un apparecchio elettrico dunque è meglio non azzardare tecniche di aggiustamento fai-da-te se non ne siamo veramente capaci.
Se invece il modello è manuale, si può tentare di vedere se il problema è dovuto a qualcosa che si è incastrato tra le lame: possiamo provare a pulirle più a fondo le lame magari con un panno imbevuto leggermente di sostanze oleose, oppure possiamo provare a inserire del sale grosso e macinarlo: la diversa consistenza del sale e la sua forma potrebbe smuovere diversamente le lame.
Se però il problema continua, oppure non riusciamo a raggiungere il meccanismo interno del macinapepe o, semplicemente, abbiamo paura di rendere ancora più grave il problema, la soluzione migliore, in ogni caso, è rivolgersi all’assistenza, anche online, o provvedere all’acquisto di un nuovo macinapepe.